Chiacchiere di vino, musica e cucina/Slowfood

Uno spazio in cui leggere in anteprima e dibattere gli articoli della rivista italiana di Slow Food: osterie e locande d'Italia, recensioni, Presìdi, inchieste, desco music, itinerari del vino e dell'olio, balloons, biodiversità, Comunità del cibo, degustazioni, cultura alimentare…

11/19/2007

India, Kenya e Stati Uniti nella presidenza internazionale di Slow Food

Chiude col botto il V Congresso Internazionale di Slow Food, con le parole del suo leader storico, Carlo Petrini.
Due le principali novità, che interesseranno l’associazione fondata nel 1986 e il suo progetto più recente, Terra Madre, che giungerà nell’ottobre 2008 alla terza edizione.
«Non si può sempre commuoversi quando parlano i giovani, rivendicare pari opportunità per le donne, affermare la centralità del mondo contadino nella nostra associazione, e poi non fare seguire queste dichiarazioni d’intenti ai fatti» ha dichiarato Petrini «ed è giusto che anche il bastone del comando passi a forze fresche, che portino nuova linfa vitale, che rappresentino l’evoluzione della politica di Slow Food nei prossimi». Spazio, dunque, ai nuovi tre vicepresidenti: la confermata Alice Waters, di Slow Food Usa, l’attivista indiana Vandana Shiva e John Kariuki Mwangi, studente keniota dell’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, la scelta più applaudita dalla platea dei delegati. «Saranno quattro anni fantastici: divertenti, interessanti, pieni di progetti nuovi che realizzeremo, come diretta conseguenza dell’evoluzione di Slow Food e del suo recente sviluppo in aree come il Sud America, l’Africa e il Continente Asiatico. Anche qui, in Messico, il bastone del comando deve passare a quel mondo di cui ci riempiamo spesso la bocca, senza lasciargli però la possibilità di decidere, uscendo da quella concezione che ha come baricentro l’Occidente anche quando ci si muove a fin di bene» ha continuato il Presidente, che poi ha nominato Alma Rosa Garces della comunità del cibo di Villahermosa in Tabasco come elemento cardine della direzione nazionale messicana.
La seconda grossa novità riguarda Terra Madre, il meeting delle Comunità del Cibo che si tiene ogni due anni a Torino. «Abbiamo messo in rete i contadini nella prima edizione, poi abbiamo aggiunto le Università e i cuochi nella seconda, il prossimo anno sarà la volta del più grande festival folk mai organizzato, perché inviteremo anche i musicisti delle Comunità, e li faremo suonare in tutto il Piemonte». Ma non solo, «parallelamente a Terra Madre si terrà anche un grande meeting di giovani, universitari e contadini, del nord e del sud del mondo».
Ecco qualche scatto dal congresso messicano, del quale potete leggere vasti approfondimenti sul sito di Slow Food.

















Troverete un ampio resoconto del V Congresso Internazionale su Slowfood 32, in uscita a febbraio 2008.

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11/06/2007

E' uscito Slowfood 30

Ecco la storia di copertina:

T. Hoepker/Magnum Photos/Tokyo, Giappone, Diplomatici stranieri partecipano all'annuale festa della fioritura dei ciliegi.
Siamo decisamente fuori stagione, ché l’attesissima festa dei ciliegi in fiore si tiene nei primi giorni d’aprile: sotto gli alberi, riuniti con la famiglia, i giapponesi cantano, ballano, mangiano molto e bevono altrettanto, per quel paio di giorni cui la fioritura è al suo massimo splendore. È una celebrazione della bellezza e della brevità dell’esistenza, un carpe diem in salsa nipponica, del quale il pallido e delicato fiore di ciliegio (sakura) è una sorta di metafora.
Abbiamo usato un po’ arbitrariamente questa foto di copertina per invitarvi alla lettura della nostra sezione A Oriente, dove scoprirete wagashi (“dolci eruditi” che accompagnano la cerimonia del tè) confezionati su misura del committente, ma anche un archeo-sushi preparato secondo una ricetta antecedente all’anno mille. Poi, un altro “Oriente” ancora, fra le grandguignolesche bancarelle di Honk Hong – mazzi di cavallucci marini, denti di drago, feti di cervo – oppure, per quei fortunati che riescono a trovare posto, accomodati negli eleganti (e chiassosi) ambienti di Nobu, gustando una spigola al vapore con salsa di fagioli neri e una tempura di broccoli cinesi. Perché in fondo ogni buon cibo è una celebrazione della bellezza e della brevità dell’esistenza. (A.M.)

Qui trovate l'impaginato con gli articoli scaricabili in pdf.

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